Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 15, 1-17)

«Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiuolo. Ogni tralcio che in me non dà frutto, lo toglie via; e ogni tralcio che dà frutto, lo pota affinché ne dia di più. Voi siete già puri a causa della parola che vi ho annunciata. Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dare frutto se non rimane nella vite, così neppure voi, se non dimorate in me. Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete fare nulla. Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano. Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto, così sarete miei discepoli.
Come il Padre mi ha amato, così anch’io ho amato voi; dimorate nel mio amore. Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore; come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore. Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia completa.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi. Nessuno ha amore più grande di quello di dare la sua vita per i suoi amici. Voi siete miei amici, se fate le cose che io vi comando. Io non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo signore; ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio. Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto, e il vostro frutto rimanga; affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.

Siamo già oltre la metà del nostro 46° Incontro europeo qui a Lubiana. Siamo immensamente grati alle famiglie e alle parrocchie che ci hanno aperto le porte e ci hanno accolto così calorosamente.

Sei mesi dopo essere diventato un fratello di Taizé, la nostra comunità ha tenuto il suo primo incontro Est-Ovest in questa città. A quel tempo, l’Europa era ancora divisa in due parti dalla cortina di ferro, ma nonostante ciò era possibile per i giovani di tutti i Paesi europei riunirsi qui. Venendo dall’Inghilterra ed essendo cresciuto con questa divisione, desideravo tanto andarci. Ma non ero tra i fratelli scelti per partecipare. Ero un po’ deluso! Quindi è davvero una grande gioia essere ora a Lubiana. Il nostro incontro di quest’anno avrà lo stesso segno profetico di un’Europa riconciliata come quello del 1987?

A volte i desideri della nostra giovinezza possono impiegare anni per realizzarsi, ma non dobbiamo mai dimenticarli. Si realizzano in seguito in modi che non ci saremmo mai aspettati! Come si legge nella Lettera 2024, “Il viaggio richiede tempo – anche una vita intera – (…) Forse è qui che entrano in gioco la paziente sopportazione e la fedeltà”.

Viviamo in un mondo che spesso richiede risultati rapidi. Se questi non arrivano, a volte pensiamo di dover cambiare tutto.

Questa sera abbiamo ascoltato un bellissimo brano del Vangelo di Giovanni che forse può aiutarci ad avere un’altra prospettiva. Esso ci introduce due temi importanti. Il primo è la nozione di “rimanere”. Gesù ci chiede di rimanere in lui come lui rimane in noi. Rimanere implica qualcosa che dura, che non è solo per un breve periodo. Ci parla di impegno.

Possiamo dire più semplicemente che, poiché Gesù ci ama, noi possiamo amarlo. Egli stabilisce una relazione con noi, una relazione che dura nel tempo. Gesù ci dice che grazie a questa relazione possiamo chiedergli ciò di cui abbiamo bisogno. E quando lo facciamo, si scopre una fonte che ci permette di amare anche gli altri. Per descriverlo, usa l’immagine della vite e dei suoi tralci. I tralci crescono dalla vite e ricevono dalla vite tutto ciò di cui hanno bisogno. Sono allo stesso tempo saldi e flessibili. I tralci possono resistere al vento e alle tempeste che possono arrivare, pur rimanendo attaccati alla vite.

La seconda nozione è quella di portare frutto. Il tralcio produce naturalmente frutti perché è legato alla vite. Non lo produce da solo. Ma qual è questo frutto? Un po’ più avanti nel Vangelo di Giovanni, Gesù dirà: “Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato. Nessuno ha un amore più grande che dare la vita per coloro che ama”.

Nella Lettera 2024, troviamo le seguenti parole: “Camminare su questa strada significa correre il rischio di dare tutto per seguire Gesù, affinché, in tutta libertà, possiamo amare fino alla fine. (…) Questo è il cammino della nostra vita attraverso il quale passiamo da servi ad amici di Cristo. Il frutto si produce attraverso una vita vissuta pienamente”.

Quindi, l’invito a tutti noi è di rimanere in Cristo, come Cristo rimane in noi. In questo modo la nostra vita può essere trasformata e impariamo cosa significa vivere non solo per noi stessi, ma anche per gli altri.
Il viaggio richiede tempo. È come se tutta la nostra vita diventasse un pellegrinaggio. E sapete che da molti anni la nostra Comunità di Taizé conduce un “Pellegrinaggio di fiducia sulla terra”.

Questo è un modo per incoraggiare voi che partecipate agli incontri di Taizé a continuare a vivere ciò che avete sperimentato nel contesto della vostra vita quotidiana. Quali sono le responsabilità che siete chiamati ad assumere nei vostri Paesi, nella società e nella Chiesa? Non è facile. Siamo pronti a dedicare tempo alla preghiera e a cercare percorsi per costruire fiducia e comprensione? In quali modi possiamo partecipare alle comunità, ecclesiali o sociali, che già esistono?

Di tanto in tanto, questo pellegrinaggio assume una forma più concreta, come qui a Lubiana per il nostro 46° Incontro Europeo dei Giovani. Durante quest’anno a Taizé ci saranno incontri ogni settimana, ai quali siete tutti invitati. Ma dove si svolgerà il 47° Incontro europeo?

– Sarà in un Paese in cui l’incontro non si è mai tenuto prima, nella sua splendida capitale medievale.…

– Un Paese con 2.355 isole e 1.560 laghi…

– Un paese con una ricca storia culturale, ma che spesso è stato in balia dei suoi vicini più grandi.…

– Un Paese in cui il cambiamento pacifico è stato portato avanti negli anni ’90 da una rivoluzione cantata.
Il prossimo incontro europeo si terrà a Tallinn, la capitale dell’Estonia.

Domani parleremo ancora del Pellegrinaggio di Fiducia sulla Terra con alcune nuove idee su come continuare a camminare insieme nei prossimi tempi. Ora pregheremo intorno alla croce come ieri sera.

Incontro di Taizé-Lubiana - Preghiera del 30/12